#gossip Claudio Santamaria e Francesca Barra minacciati: i due non ci stanno e denunciano alle autorità!
Articolo a cura di Haske
L’attore e regista nell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Claudio Santamaria, e la scrittrice e giornalista Francesca Barra, sono stati pesantemente e gravemente minacciati sui social.
Il motivo? Semplicemente i due hanno intrapreso una relazione e la donna si è separata dal marito per vivere libera la propria vita accanto a Claudio. Tutto alla luce del sole, nulla di nascosto (il settimanale “Chi” ha dedicato loro un articolo sull’ultimo numero in edicola…)…ma ciò non ha impedito ad alcuni haters di scatenare la loro violenza verbale nei confronti della coppia…
Claudio è intervenuto sul suo Instagram per condannare aspramente l’accaduto e per richiedere urgentemente l’intervento delle Autorità. Nel video in questione, Santamaria sentenzia:
“Voglio esprimere la mia più profonda indignazione e disgusto per il livello bassissimo e triviale in cui versa ancora la nostra società civile. Mi riferisco a tutti i messaggi offensivi e minatori che ha ricevuto sui social la mia compagna, minacce di morte a lei, a me e – cosa ancora più grave – ai suoi figli. Queste persone devono essere perseguite dalla legge e a loro deve essere tolta ogni libertà di espressione sui social, devono essere interdette da qualsiasi social network perché loro hanno perso questo diritto”.
Addirittura uno degli utenti che ha preso di mira la coppia è Domenico Mimmo Leccese (il nome lo riporta Santamaria), impiegato della regione Basilicata, che ha scritto su Facebook un commento improprio che poi ha giustificato nel seguente modo:
(Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandirle!)
Per questo è stato denunciato, assieme a coloro i quali hanno messo un like al commento incriminato. Ecco cosa scrive Claudio su Instagram, a tal proposito:
“Minacce di morte, insulti, diffamazioni, Francesca Barra, a me, e ai suoi figli. Inaccettabile. Che la legge intervenga, a partire da Domenico Mimmo Leccese, funzionario della Regione Basilicata; che l’abbia fatto in orario d’ufficio o no, deve essere interdetto dai pubblici uffici, ci deve esssere un codice deontologico per un funzionario pubblico che commette reato di diffamazione. E per la schiera di malati di mente che augurano la morte a dei bambini, esclusione totale da qualsiasi social network.”
Solidarietà alla coppia!