‘Gossip’ Sono sempre più numerosi i vip che scrivono le loro biografie: perché l’editoria ha deciso di orientarsi su questo business?
Anche Sossio Aruta ha scritto un libro sulla sua vita! Ma lui è solo l’ultimo di una lunga fila di personaggi usciti da Uomini e Donne, altri reality e di professione influencer, che ha deciso di scrivere un libro.
(Clicca sulle immagini qui sotto per ingrandirle!)
Ecco alcuni nomi: Ludovica Valli, Valentina Dallari, Sossio Aruta, Pago, Emma Marrone , Elena Santarelli, Francesco Totti, Rino Gattuso, Giulia De Lellis, Giulia Salemi, Andreas Muller e Veronica Peparini, Taylor Mega, Benji e Fede, Antonio Zequila, Valerio Scanu, Elena Santarelli, J-Ax, Chiara Ferragni.
Ci rammarichiamo se ne abbiamo dimenticato qualcuno ma già questa lista ci sembra bella ricca! La maggior parte dei nomi indicati ha scritto la propria biografia con l’aiuto di un giornalista o di uno scrittore perché non sono in grado di redigerlo da soli.
L’editoria probabilmente ci guadagna nelle vendite di queste biografie ma non è un po’ inquietante che ci siano così tante biografie di gente conosciuta?
Che fine hanno fatto le storie della gente anonima?
By emmaforever
Forse tanto inutili non sono si leggono e poi si fa l’esatto contrario
Parlando seriamente da quell’elenco toglierei la Santarelli perché il suo è stato un libro importante e anche gli sportivi come Totti e Gattuso perché qualcosa in più da raccontare ce l’hanno e fra gli influencer la ferragni perché piaccia i no è stata lei a far nascere questo “ fenomeno” gli altri
L’editoria sa che sono in tanti a voler buttare i soldi
Il libro della Santarelli per piacere non mescolate il cioccolato con la marxca. Per favore! Sono d’accordo con Lun44 ci sono libri e libri. Quello della Santarelli è un libro utile ed emozionante. I fondi raccolti sono poi dedicati alla ricerca e a curare bambini. Per il resto sono libri leggeri, qualcuno evanescente, qualcuno solo carta scritta. Altri manifestano disagi emotivi ma molti sono stati messi sul mercato per monetizzare e crearsi un bel gruzzoletto. Ce n’è per Tutti dipende da dove vogliamo spendere o buttare i soldi.
Il problema non è mai l’offerta ma la domanda. Nessuno può impedire di pubblicare un libro -a meno di non essere nella DDR o nella Romania comunista- poi sta al pubblico scegliere. Vale per un libro, per l’acqua in bottiglia della Ferragni, per la pizza a 30 euro di Cracco…nessuno trascina per i capelli ad acquistare. E se ci sono polli da spennare, beh, verranno spennati.