La disperazione di Paola Caruso preoccupata per sè e per suo figlio Michele
Paola Caruso è tra quelle persone disperate che non lavorano da quando l’Italia sta in lockdown. Questo le crea ansia perchè lei deve pensare anche a suo figlio Michelino e dargli un futuro. Al settimanle ‘Nuovo’ ha dichiarato:
“Non lavoro da tre mesi e non so quando potrò tornare a farlo. Di noi artisti nessuno si preoccupa perché ci vedono come una classe privilegiata e spesso dicono che non facciamo niente. Dovrebbero ricordarsi che oltre chi compare in video ci sono anche centinaia di persone che lavorano dietro le quinte, per la realizzazione di un programma televisivo o di uno spettacolo teatrale. Purtroppo pensano solo ai calciatori, che hanno avuto il coraggio di lamentarsi per la riduzione dei loro stipendi milionari. Questo è assurdo! Cosa mi preoccupa di più? Il futuro di mio figlio. Cammina da poco e avrebbe bisogno di correre e di giocare insieme ad altri bambini, invece tutto ciò che sino a ieri sembrava normale oggi non è più possibile e chissà quando tornerà ad esserlo. E poi il mio pensiero va alle mie due mamme che vivono in Calabria e che non vedo da mesi. Festeggiare il primo compleanno di Michele senza le sue nonne è stata una ferita al cuore che non si è ancora rimarginata. Per me è straziante pensare che non possano trascorrere il tempo con il loro nipotino. Avrei potuto fare una fuga per raggiungere le mia mamme prima del lockdown come hanno fatto in tanti, ma non me la sono sentita sia per un senso di responsabilità nei confronti delle persone che amo, sia perché non mi sarebbe sembrato corretto per il mio profondo senso civico”.
La disperazione di Paola, che si trova sola senza un aiuto, è condivisibile da tutte quelle persone che lavorano dietro le quinte di un artista che sia un attore o un cantante. Non è facile non essere in ansia in questo momento…per fortuna per alcuni ci sono le sponsorizzazioni su instagram…o no?