Muore in clinica Alberto Bevilacqua, i familiari pretendono l’autopsia
A Villa Mafalda, la struttura denunciata per sequestro di persona.
È morto oggi a Roma lo scrittore Alberto Bevilacqua. La notizia è stata confermata dalla Mondadori, la casa editrice con cui erano uscite le sue ultime opere.
Si è spento all’età di 79 anni nella clinica privata Villa Mafalda, dov’era ricoverato da tempo. Il suo era stato un ricovero spontaneo per accertamenti che si era trasformato invece in una lunga terapia per malattie cardiocircolatorie. Tant’è che la compagnia di Bevilacqua, Michela Miti, ha denunciato la struttura per sequestro di persona. Mentre i familiari dello scrittore stamattina hanno chiesto al pm Elena Neri l’autopsia sul corpo di Bevilacqua.
Ad ogni modo lo scrittore era in stato di incoscienza da tempo, mostrando lucidità solo a tratti.
Nato a Parma il 27 giugno 1934 Bevilacqua ha vinto il premio Strega, il Campiello e per due volte il Bancarella. Ma è stato anche regista e sceneggiatore per il cinema.
Il giallo di Villa Mafalda
Era dall’ottobre del 2012 che Bevilacqua stava male. Il 26 gennaio 2013 è stato ricoverato presso la clinica privata Villa Mafalda di Roma per l’aggravarsi di uno scompenso cardiaco da cui era stato colpito l’ottobre precedente. Le condizioni, apparse subito preoccupanti a causa di una presunta infezione contratta alle vie respiratorie, si sono poi stabilizzate.
La sua compagna Michela Miti ha però presentato un esposto alla Procura di Roma per denunciare che Bevilacqua era trattato come ostaggio della clinica che non l’avrebbe trasferito in una struttura pubblica.
Il giorno seguente, il pm della procura romana ha aperto un fascicolo d’inchiesta nei confronti della clinica Villa Mafalda.