Valentino Rossi: un mito, non un pilota
Oggi si è chiusa definitivamente la carriera motociclistica di Valentino Rossi a quasi 43 anni (li compirà nel prox febbraio).
Io, una quindicina d’anni fa, con un paio di amici, andai a Tavullia dove è nato e dove (ogni tanto) vive. Un comune sulle colline al confine tra la Romagna e le Marche. All’ingresso del paese c’era uno striscione enorme di almeno una decina di metri con la scritta: “PAESE DEL CAMPIONE”.
Non ho potuto incontrarlo di persona, ma nel paesotto (di poche migliaia di abitanti) tutto parlava di lui, tutti gli abitanti erano dei “valentinologhi”, perfino i numeri civici di molte abitazioni erano “taroccati”, nel senso che sotto i numeri reali c’erano adesivi gialli col n. 46, quello della SUA moto.
Che dire? I numeri in questo caso parlano da soli: 9 titoli mondiali, 432 gran premi ufficiali, 115 vittorie (secondo solo ad Agostini ma teniamo presente che Ago stravinse in altra epoca, quando la tecnologia media degli avversari era molto inferiore e la sua MV Agusta era nettamente troppo veloce) —65 pole ( in prova Vale non ere un fulmine …usava spesso le qualifiche solo per mettere a punto la moto per la gara) —235 podi complessivi—UNICO PILOTA AL MONDO ad aver vinto il titolo in tutte e quattro le categorie (150 cc–250—500—motogp).
Per la verità i titoli avrebbero dovuto essere DIECI! Se la meritava la doppia cifra ma per ben due volte il destino glielo ha impedito all’ultimo tuffo: nel 2006, era in testa al mondiale, all’ultima gara a Valencia e gli bastava un quinto posto per vincerlo, il titolo era già suo! Ma una maledetta caduta lo costrinse ad arrivare soltanto 13mo e secondo assoluto in classifica dietro Haiden.
Nel 2015 era in testa alla classifica pure allora, ma fu “speronato” a tradimento alla penultima gara da Marquez. La giuria(sbagliando) li penalizzò entrambi ma a rimetterci fu Valentino, che venne obbligato a partite ULTIMO nella gara decisiva a Valencia. Valentino fece una rimonta formidabile, arrivò quarto (dal 26mo posto!) ma non fu sufficiente per impedire a Lorenzo (guarda caso, spagnolo come Marquez) di vincere gara e mondiale. Vale perse il titolo per soli 5 miseri punti! Marquez gli chiese poi ripetutamente scusa ma ormai la frittata era fatta.
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Il valore e l’importanza di Valentino va BEN oltre gli aridi numeri! Come Tomba nello sci, lui ha segnato un’epoca. Quante volte Vale ci ha divertito con le sue vittorie all’ultima curva, il suo atteggiamento guascone, fuori schema. Quante volte ci ha dato adrenalina e tenuto incollati davanti alla tv in pomeriggi non esaltanti o noiosi!
Doveva chiudere prima? Probabilmente sì! Gli ultimi due anni sono stati solo il suo viale del tramonto ma cmq sia, MI MANCHERAI VALE…ci mancherai …altro non so dire.
By Nerio
Non posso non commentare il mio idolo. Ho vissuto quasi tutta la mia vita guardando le sue gare e il suo ritiro mi lascerà inevitabilmente un vuoto. Le prima gare le guardai con mio padre nel 1996 quando ancora non capivo nulla di moto. Mi divertiva vedere i suoi show, i siparietti post-gara e anche le discussioni con i suoi rivali (il primo fu Biaggi). Con l’arrivo in 500 iniziai a guardare le gare con spirito più competitivo volevo le vittorie e ho avuto tante soddisfazioni. Mi aveva abituata troppo bene. Poi sono arrivate le delusioni, i pianti e poi ancora vittorie (sia con mondiali vinti sia come vice campione). Quando andò in Ducati mio padre mi diceva Ormai è finito, non vincerà più, ma io non ci volevo credere. Quando stavo per perdere le speranze di decimo mondiale arrivò il 2015. Vale è stato primo per tutto quell’annata per poi essere fregato sul finale. Quel mondiale era suo e io ancora non sono riuscita a perdonare il gesto di Marquez. Non quello che fece nelle gare precedenti, ma quello che fece a Valencia, lasciando volutamente vincere Lorenzo e frenando l’arrivo di Pedrosa. Vale non è mai riuscito a superare quel giorno. Si è sentito deufradato e meritava l’ultimo sigillo prima del ritiro. Ci ha provato e riprovato ancora sfidando l’età che avanza. Per anni è riuscito a rivaleggiare con ragazzini con metà dei suoi anni, pur non riuscendo più a vincere. Avrei preferito si ritirasse almeno un paio di anni fa quando era ancora un minimo competitivo o quel giorno del 2015, ma sono contenta che mi abbia regalato altre gare da seguire e altri piloti da tifare. Non so ancora che fare la prossima stagione. Guardare la motogp? chi tifare? Mi mancherai Vale Buona vita con le macchine e con la pupetta in arrivo
Per altre questioni ho smesso di seguirlo cca. 8 anni fa, credo con l’addio di Burgess (legata all’Australia per multiple ragioni), cosí il mio ricordo rimane di lui vincente, pur perdendo il mondiale. Ma per il resto sempre un gran campione, un simpaticone seguito in tutto il mondo, ovunque andavi potevi vedere qualche adesivo 46 (tartaruga o il sole e la luna) sui veicoli e ti sentivi vicino ad un estraneo. Io ho fatto amicizie cosí, specialmente mi ricordo quelle estive quando incontravo qualcuno dal suo paese. Se ci sono quelli che trovano lo stesso linguaggio parlando di calcio io lo trovavo parlando di Vale, manco di MotoGP, perché MotoGP era Vale. Con lui si chiude definitivamente una era. Troppi cambiamenti per me che sono giá fuori quel mondo da anni e ancora altri in arrivo. Non é piú lo stesso sport. Spero per le future generazioni che arrivi uno come VR per loro per portare una nuova energia che al momento manca e non mi riferisco ai talenti o ai personaggi esuberanti, simpatici, quelli ci sono sempre, ma ad uno che fa parlare dello sport … un icona. Oggi ho rivisto Stoner dopo tanto tempo, anche lui un campione, ma niente in paragone con il nome come VR. Si possa discutere riguardo i tempi giusti del ritiro, ma da un’ottica forse rimanendo cosí a lungo (pur non vincendo) ha fatto la storia difficilmente battibile. Forse é tutta colpa di un ego, ma a volte proprio un ego cosí ci vuole per creare la legenda. E la sua, nonostante non vittorie dell’ultimo periodo, é positiva come pochi/e.
*leggenda. Voglio aggiungere, che abbiamo perso tanti nomi di quell’era che mi fa ricordare la meravigliosa carriera di Vale. Prima Nerio ci hai ricordato Hayden … strano “il destino”, se del destino si possa parlare. Dopo Simoncelli qualcosa in me é cambiato e avevo sempre troppa paura a guardare, non trovavo piú la stessa gioia e pur non seguendo piú Vale mi preoccupavo se finiva le gare intero. Mi consola che é rimasto sempre lui, attivo e coinvolto in questo mondo con le nuove generazioni. Ho speranza che possa fare tante altre cose belle e memorabili percorrendo un’altra carriera, forse con l’arrivo di una femminuccia anche aprendo altri orizzonti.
Ho visto ogni gara, ogni vittoria, ogni sorpasso , ogni duelli con l’avversario di turno , i vaffa con biagi, la spallata con gibernau, il cavatappi con stoner, il sorpasso ai limiti della fisica a lorenzo fino al sorpasso con Marquez, visto ogni incidente in pista da kato al sic e c’ero anche quest’ultimo giro ed ho pianto come un bambino perché conosco bene quella passione che scorre nelle vene di un pilota e come sia difficile è impossibile “abbandonare” ma arriva per tutti quel momento ed è arrivato pure per chiude. Vale non deve dimostrare niente a nessuno, avrebbe dovuto smettere prima? Sì, ma sono convinta che non solo lui non volesse ma che anche gli altri non glielo abbiamo permesso perché la moto gp senza di lui non sarà più la stessa, è vero ormai non era più competitivo ma avere Rossi sulla griglia a livello mediatico era sicuramente un’attrazione in più e lo dimostrano i fiumi gialli durante queste ultime gare che non sono state altro che un saluto di Rossi ad ogni circuito. Con il suo ritiro svanisce uno dei miei sogni vederlo al Mugello e vivere l’atmosfera del pregata in pista con il camper ma per problemi familiari non ho potuto realizzarlo pazienza con lui finisce un’epoca della MotoGP. Per quanto mi riguarda lui rimarrà IL CAMPIONE perché ci sono molti campioni ma pochi destinati a diventare leggenda e lui lo è come lo sono Senna e Schumacher lui per fortuna può godersi il suo ritiro quando è stato lui a decidere .Non so se Monica se lo ricorda all’epoca dei giochi estivi del vicolo ce ne fu uno in cui noi utenti dovevamo fare delle domande alle cape ed io ne feci una proprio sul mitico pollo Osvaldo . Io non ho molte passioni per quanto riguarda personaggi ma lui lo è
Finisco con una frase che è il titolo del suo libro”Pensa se non ci avessi provato” con la sua vittoria più bella ed emozionante quando tutti vedendolo a terra accanto alla sua moto ancora con il casco in testa dopo la bandiera a scacchi pensavamo stesse piangendo invece rideva come un matto un matto
grazie mille vale sei stato un grande campione.