Trama: Mia ha 16 anni e vive a Leicester. Figlia di genitori separati, sta attraversando la fase più dura della sua vita, quella dell’adolescenza. Ma a differenza delle sue compagne di scuola che passano le giornate nei centri commerciali a rubare rossetti e ascoltare l’Ipod, Mia si consuma i piedi a lezione di danza per riuscire a entrare nella prestigiosa Royal Ballet School di Londra. Introversa, ironica e schietta, Mia non è la ragazza più popolare della scuola, ma può contare sull’affetto incondizionato della sua migliore amica, Nina, che ama come una sorella. E oltre al balletto, l’amore che la divora altrettanto intensamente è quello (segreto) per il fratello maggiore di Nina, Patrick, che ahimé la considera anche lui come una sorellina. Non le resta quindi che conservare nel cuore questo segreto e cercare di sopravvivere alla scuola e alla famiglia, sforzandosi di avere un briciolo di vita sociale, e concentrando le energie nella danza per riuscire a realizzare il suo sogno. Ma il destino ha in serbo per lei qualcosa che sconvolgerà totalmente la sua vita…
Il mio Angelo Segreto di Federica Bosco
“Chiusi gli occhi o lo abbracciai forte, aspettandolo.
Ma c’era qualcosa di più forte di noi e del nostro desiderio con cui dovevamo fare i conti, che si manifestò sotto forma di vento spaventoso, e ci strappò letteralmente l’uno dalle braccia dell’altro.”
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Per anni ci ha fatto ridere e sorridere con le sue eroine – di carta, ma così reali! –, e le loro disavventure nella sfortunata ricerca dell’uomo giusto.
O con i tanti consigli per riconoscere il proprio principe azzurro o per dimenticare un ex.
Poi, lo scorso febbraio, con il romanzo Innamorata di un Angelo, la svolta romantica di Federica Bosco: il racconto di un amore appena nato – quello fra la giovanissima Mia, aspirante ballerina, e l’adorabile Patrick – che ha tutti i presupposti per essere perfetto, ma che viene distrutto da un terribile quanto imprevedibile incidente. E con l’amore, vengono spazzati via tutti sogni che, alimentati dalla passione per la danza e dall’amicizia, davano a Mia la forza di lottare contro chi, ancora, non credeva in lei.
Il tragico finale del romanzo ha fatto scorrere molte lacrime ed ha lasciato le numerose e fedelissime lettrici di Federica Bosco in trepida attesa del seguito – si tratta, infatti di una trilogia – e, perché no?!, di un colpo di scena: “Mia e Patrick non potevano morire così”.
Avevamo dunque lasciato la ragazza che, distrutta dall’insopportabile dolore per la perdita dell’amato, aveva deciso di seguirne la sorte, gettandosi nelle fredde acque di un mare inconsapevole del suo crimine.
Ma Mia non è morta.
È in coma e, per la prima volta, si trova in un luogo senza tempo né sogni, dove non ha paura e dove non prova alcun dolore. Certo, vedere la propria vita senza di lei fornisce una prospettiva nuova, ma non meno straziante:
“Si era scatenata una specie di gara a chi fosse riuscito a farmi svegliare prima. Con la musica, le storie, le parole, ognuno di loro sentiva che sarebbe riuscito a toccare quel tasto che avrebbe riacceso l’interruttore della mia mente, tirandomi fuori dalle sabbie mobili. In realtà non bastava solo quello, ci voleva anche la mia collaborazione che mi rifiutavo di dare”.
Mia sta infatti sperimentando pace e serenità mai conosciute prima, anche perché Patrick è lì con lei, può sentire la sua voce, percepire la sua presenza: il loro legame era così forte che, non solo è sopravvissuto alla morte, ma riesce restituire Mia alla vita. Il fatto che la ragazza, dopo il risveglio dal coma, sia la sola a sentire la voce di Patrick non può che scatenare perplessità nei medici, incomprensioni e situazioni spassose: per qualcuno è pazza ma, fortunatamente, altri credono alla possibilità di un dialogo con l’aldilà, con il suo angelo custode. Il resto, però, è ancora un cumulo di macerie:
“Ora che era passato il periodo di riabilitazione e tutto il caos conseguente al mio risveglio, c’era un nuovo equilibrio da ricostruire e non riguardava soltanto me, ma tutti quelli che mi erano intorno”.
Per più di dieci anni, infatti, si era torturata con ore e ore di prove per riuscire a fare un passo perfetto: la danza era necessaria come l’aria, ma adesso tutto sembra perduto – soprattutto la possibilità di entrare alla Royal Ballet School – e il suo corpo un inutile fardello.
Nina, l’amica – anzi la sorella – di un tempo, le ha voltato le spalle e non vuole avere nulla a che fare con chi l’ha tradita, causando la morte del fratello tanto amato e la distruzione di una famiglia perfetta. A scuola deve superare un esame intermedio per non ripetere l’anno e “incasinare” così qualsiasi progetto sul suo futuro…
A sboccare la situazione ci pensa quel tornado di nonna Olga che, materializzatasi improvvisamente sulla soglia della camera d’ospedale, riesce a convincere Mia a trascorrere un periodo di vacanza in Italia, dove ricomincerà a vivere.
Dopo i mesi trascorsi in ospedale, il periodo in cui si era rifiutata di ballare e le molte difficoltà superate, Mia sente di aver raggiunto una nuova consapevolezza di sé: obbligata dalla nonna a reagire, sostenuta dalla fiducia dei maestri di danza, aiutata dai professori, amata dalla mamma e dal suo ex compagno Paul e incoraggiata da Patrick, ora sa di poter lottare per quella libertà che è a portata di mano e per un futuro che è appena cominciato.
Subito “volato” in classifica, dopo soli otto mesi dall’uscita del primo volume della trilogia, Il mio angelo segreto segna il ritorno di Federica Bosco ad atmosfere più leggere, ironiche e forse meno tragiche del precedente romanzo.
La trasformazione di Mia, per quanto dolorosa sia stata, ha permesso alla ragazza di superare tutti quegli atteggiamenti di ribellione e di ostinata incomprensione tipici dell’età adolescenziale, a favore di un più stabile equilibrio nel rapporto con se stessa e con gli altri. E la rassicurante presenza di Patrick – l’amore che, come nella miglior tradizione, vince anche la morte – costituisce l’elemento di magia positiva che non dovrebbe mancare ad ogni fiaba, anche a quelle moderne.
Dopo il successo di Innamorata di un angelo e Il mio angelo segreto, tutte le fan di Federica Bosco possono finalmente conoscere, nell’atteso Un amore di angelo (Newton Compton Editori), l’epilogo della trilogia che ha come protagonista la giovanissima Mia. Avevamo lasciato l’aspirante ballerina che, dopo aver fatto di tutto per riuscire a realizzare il sogno di danzare nei più grandi teatri del mondo, dopo aver sacrificato amicizie e svaghi con l’obiettivo di entrare nella Royal Ballet School di Londra, decide di andarsene subito dopo il provino perché ha capito che quello non è più il posto giusto per lei e che la vita è fuori, da qualche parte, dove potrà essere veramente libera di esprimere se stessa.
Nel frattempo, si è riavvicinata a Nina, sua grande amica e sorella dell’unico ragazzo che abbia amato, Patrick, l’immateriale presenza che la sostiene e l’aiuta nei momenti più difficili.
Con l’incoscienza tipica della loro età, e nonostante la gravidanza di Nina, le due ragazze sono convinte di poter lasciarsi alle spalle i brutti ricordi, il dolore, le lacrime e i rimpianti, andando a vivere da sole a Londra.
Tutte queste scelte appaiono insensate alla madre quanto alla nonna di Mia ma, raggiunto un compromesso – una persona adulta, Betty, vivrà con le ragazze nell’appartamento vicino a quello della zia di Nina e si prenderà cura di loro – il grande passo è ormai a portata di mano.
Peccato che Londra non sia proprio come avevano immaginato: la zia è una vera ficcanaso che le spia in continuazione dalla finestra, nella scuola di giornalismo frequentata da Nina, la sua gravidanza non passa inosservata, mentre alla Brit, la scuola d’arte pubblica che le è stata consigliata, “un ambiente folle”, creativo e stimolante, Mia deve affrontare nuove insicurezze e, soprattutto, l’arroganza, i capricci – e persino le avances – dell’insegnante di coreografia che l’ha presa di mira e non perde occasione per intimorirla e umiliarla.
Dopo la fine dell’inferno e del purgatorio, Mia deve allora lottare duramente per conquistare quel po’ di paradiso che pensa di meritare. Ad aspettarla, alla fine di questo viaggio, c’è, oltre alla maturità, una nuova consapevolezza: gli affetti insostituibili persi per strada ora fanno parte di lei, della persona più responsabile e sicura che è diventata. Anche in quest’ultimo romanzo, appassionante e capace di far sorridere, ridere e piangere, ci sono tutti gli ingredienti della fiaba moderna: l’amore perduto e quello ritrovato, gli affetti, la famiglia, l’amicizia, la passione per la danza… declinati in ogni loro sfumatura, il tutto condito da un pizzico di magia e di sovrannaturale.
Ogni lettrice potrà trovare un aspetto della vita della protagonista in cui immedesimarsi e persino le meno giovani potranno rivivere, non senza un poco di malinconia o qualche rimpianto, i loro sedici anni.
Federica Bosco, giunta al significativo traguardo di dieci anni di attività letteraria e dieci libri, si conferma dunque fra le autrici italiane più apprezzate, esperta indagatrice dell’animo delle giovanissime, capace di descrivere la conflittualità, ma anche la “ricchezza” emotiva dei delicati rapporti generazionali.
E con un messaggio personale alla fine: “la vita è maledettamente breve per sprecarla facendo cose che non piacciono, litigando con persone insopportabili o, ancora peggio, con fidanzati sbagliati”.