Mi è capitato di leggere una classifica fatta di recente, in ottobre, da un importante Istituto Europeo di statistica demosociale, il cui tema era : quale è, in Europa, la classifica del “tasso” di maschilismo esistente nei vari paesi?
Vengono presi in esame alcuni parametri, ovvero la condizione sociale della donna, la sua sicurezza, la sua indipendenza, la sua libertà di scegliere, il trattamento lavorativo e sanitario ecc. ecc. ( inutile andare avanti). Insomma dove essere donna è più svantaggiante. Ora, OVVIAMENTE, QUESTE CLASSIFICHE LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO. Per quanto l’algoritmo utilizzato sia complesso e articolato, NON POTRA’ MAI ESSERE LO SPECCHIO DELLA REALTA’ SPECIFICA, quindi non potrà mai essere assunto come verità assoluta, nè io lo considero tale.
Tuttavia qualcosina puo’ fornire almeno come principio di idea, un pò come quando si chiede un preventivo per una ristrutturazione importante. E’ chiaro che alla fine il totale da pagare sarà diverso…ma almeno possiamo renderci conto, a grandi linee, dell’entità della cifra di cui si parla (insomma…se mille o diecimila euro).
Ok, allora la classifica in questione, che parte da dove le donne stanno meglio a peggiorare, è stata monitorata su 41 paesi europei e l’ITALIA è 27ma!!! Quindi NETTAMENTE nella metà bassa della classifica e non solo. Ma dietro a noi ci sono quasi tutte nazioni di serie B o C del sud-est europeo, del tipo Grecia, Moldova, Slovenia, Bulgaria ecc. ecc. Ci sono altri istituti di statistica che danno ovviamente classifiche un pò diverse fra loro…ma dove le leggiate, hanno come comune denominatore che l’Italia è sempre nella metà bassa della classifica e sempre dietro ai paesi più importanti come Inghilterra, Francia, Spagna, Germania.
Ebbene l’Italia, secondo questi algoritmi , è ancora un paese assai maschilista, non in maniera eclatante, questo no, ma ancora TROPPO.
Ok, questo per la statistica MA PER VOI, CHE SIETE QUASI TUTTE DONNE? CHE NE PENSATE DEL 27mo posto su 41 dell’Italia? i rilevatori vaneggiano oppure sono vicini alla realtà?
Scusate la divagazione, mi piacerebbe un sacco avere i vostri pareri, sempre ammesso (e non concesso) che ne abbiate voglia …GRAZIE a chi vorrà partecipare a questo nostro personale sondaggio.
By Nerio
credo che questa classifica sia stata fatto prendendo a modello un Italia anni 60/70,dove eravamo catalogati e visti come pizza mafia e mandolino, nel corso di questi ultimi decenni abbiamo fatto passi avanti , credo anche molti di più rispetti ad altri paesi , ,siamo molto ma molto meglio di come ci descrivono , forse ci sarà ancora un piccolo residuo di cultura patriarcale ma è davvero insignificante x come la vedo io, possiamo vestirci , lavorare, studiare ed ambire a posti di lavoro decisamente importanti , vedi presidenza consigli o segretari di partito e non credo che sia da tutti , anche la qualità di vita che diamo alle nostre famiglie ( x chi è casalinga ) e ai nostri figli è superiore alla media europea .Anche sulle stragi di donne vittime di violenza che sono un numero assurdo ( fosse anche solo una sarebbe troppo ), siamo comunque messi meglio di tanti Pesi davanti a noi , brutto da dire ma è cosi purtroppo quelli che dicono che è colpa del patriarcato , secondo me sono in errore, non è patriarcato ma semplicemente violenza fine a se stessa , non credo che i genitori della maggior parte degli ultimi omicidi abbiano dato un esempio sbagliato a casa o abbiano insegnato che la violenza è un azione legittima , detto questo credo che l’Italia e gli italiano siano meglio di quanto viene detto o da ciò che esce dalle classifiche
Per giudicare avrei proprio bisogno di sapere chi ci sta prima di noi. Forse il 27 è troppo punitivo, ma di sicuro non siamo così avanzati come vogliamo far credere. Ci son paesi in Italia dove ancora la donna deve stare a casa o lavorare esclusivamente nell’azienda di famiglia. Purtroppo il nostro centro-sud non è ancora abbastanza evoluto, tocca riconoscerlo.
Vorrei poter però portare un esempio lampante. E’ uscito un concorso al CNR e sapete uno dei criteri valutativi per i pari punteggio? Passa l’uomo! La spiegazione sottesa è che ci sono già troppe donne negli uffici pubblici. Ora mi chiedo: come mai quando c’erano prevalentemente uomini nessuno ha messo una condizione simile? E se anche ci fossero Servizi pubblici con sole donne quale sarebbe il problema? Ci sono aziende grandi dove lavorano solo uomini e nessuno si lamenta.
Questo dimostra purtroppo che ancora non siamo così evoluti come vorremmo o come si millanta di essere.
sono in TOTALE disaccordo con arya 54 …o meglio, sono d’accordo che la questione del patriarcato è come discutere sul sesso degli angeli…ma patriarcato e maschilismo sono due cose diverse
l‘Italia NON è patriarcale, ma E’ MASCHILISTA!
perchè alle donne sono state aperte tantissime porte ( e questo dimostra il non patriarcato ) ma è il rapporto uomo-donna come persona che è ancora inquinato . Non importa che una donna sia avanti in carriera, emancipata, laureata, dirigente ecc. ecc. per tanti uomini italici è SEMPRE UN OGGETTO DI PROPRIETA’ ! magari prezioso, ma sempre proprietà
infatti il termine femminicidio ( sgradito al Vannacci-superman) è coniato per tutti quegli assassinii fatti ESCLUSIVAMENTE perchè la donna non ha fatto la donna ( cioè stare al suo posto ) secondo i parametri di molti maschi italici
x Monica: in questa classifica ( sempre da prendere col beneficio di inventario, come ho ben specificato nel mio articolo) , ai primi cinque posti ci sono danimarca, svizzera, svezia , finlandia, islanda
fra i paesi non scandinavi , l’austria è ottava , il portogallo 15mo, germania 17ma, francia 18ma , inghilterra 20ma , spagna 22ma
Diciamo che sono tutte Nazioni notoriamente “fredde” e che quelle calde invece sono rinomate per il loro concetto di estrema libertà, quindi posso in qualche modo accettarlo. D’altronde in Germania sono anni che hanno donne ai vertitici dello Stato, in Inghilterra la Regina era donna fino a poco fa e in Francia i diritti sono sicuramente più tutelati visto la grande riuscita negli scioperi che indicono.
faccio mea culpa , in effetti sono io ad aver accumunato, sbagliando, i due termini
ciao arya! ma no…non c’è bisogno di mea culpa…questi sono articoli di opinione, e come tali, ogni parere espresso ha un suo valore
Capa, la cosa assurda è che ci sia ancora un discorso di genere nelle graduatorie a parità di punti…
Porto anche io il mio piccolo esempio. Nel mio lavoro la donna è sempre signora o dottoressa, anche quando si firma avvocato. L’uomo viene chiamato avvocato anche se è appena laureato.
Altro esempio (grazie al cielo, raro): capita che alla donna si facciano “battute”, anche durante un’udienza, in quanto donna, e non in quanto avvocato.
Quindi sì, c’è ancora tanto da lavorare.