Meta: I casinò online con PayPal sono solo una delle diramazioni dell’azienda californiana che, grazie all’intuito di Thiel (presente in “The social Network”), è ancora leader nel settore.
Mondo digitale: connessione tra “The Social Network”, Peter Thiel e PayPal
C’è un intreccio molto interessante in un mondo come il nostro in cui innovazione e tecnologia sono all’ordine del giorno. Parliamo della connessione tra il film “The Social Network” del 2010, l’investitore tedesco Peter Thiel e il colosso dei pagamenti online PayPal. Capiamo, allora, come queste 3 cose siano molto più vicine di quello che si pensa.
“The Social Network”, l’investitore Peter Thiel e PayPal sono collegati attraverso una connessione diretta: proprio Thiel, infatti, è stato tra i fondatori di PayPal, azienda leader nel settore dei pagamenti online e uno dei primi investitori esterni di Facebook (la cui genesi è raccontata magistralmente nella pellicola del 2010 diretta da David Fincher). Thiel è, dunque, uno di quegli elementi che ha influenzato la cultura popolare e l’imprenditorialità globale plasmando il panorama tecnologico fino a portarlo a quello che è diventato ora? Possiamo, certamente, dire di sì.
PayPal, che ha cambiato lo standard dei pagamenti anche dei giochi online, è la prima creatura su cui il genio di Peter Thiel ha lavorato. Era il 1998 quando, infatti, Peter ha fondato Confinity, l’unica azienda, all’epoca, a ragionare su come tradurre in realtà movimenti di denaro in rete. Solo due anni dopo, grazie all’interessamento di Elon Musk, Confinity viene acquisita da X.com, azienda di Musk che si occupava di sicurezza sul web e, nel giro di pochissimo tempo, rivenduta a eBay per 1,5 miliardi di dollari. Una startup incredibile che, di fatto, ha inventato il mondo dei pagamenti in rete e che, nel giro di 25
anni, è ancora praticamente indispensabile a tutti coloro (e sono milioni nel mondo) che utilizzano il web anche solo per acquistare la spesa quotidiana o pagare una bolletta.
Ma la società di Palo Alto, che funziona molto bene anche nei casinò online con PayPal, non è la sola intuizione di Thiel che, nei primi anni del 2000 e dopo aver ceduto l’azienda californiana come abbiamo visto, si interessa a Facebook, una sorta di annuario universitario virtuale pensato da alcuni studenti di Harvard.
Quello che racconta il film “The Social Network” è proprio il passaggio dal prodromo Facemash (una specie di piccolo social media usato nel campus) a Facebook vero e proprio e di come questo gruppo di brillanti studenti abbia convinto investitori vari a credere in questa idea che, di fatto, ha rivoluzionato il mondo. Proprio Thiel, anche in questo caso, è stato uno dei primi imprenditori a credere nel progetto di Zuckerberg e partner con un iniziale prestito di 500mila dollari in cambio di una quota che, anni dopo, è stata venduta, dallo stesso Peter, per la somma di 1 miliardo di dollari.
Insomma, Thiel è quell’imprenditore che, come Netflix sul mercato qualche mese prima del boom dell’entertainment on demand, intuisce quello che può diventare un successo anche solo percependo il potenziale di una teoria abbozzata. Questo è un talento, certamente, che è valso al tedesco il soprannome di “genio degli investimenti” e che, anche dopo Facebook, ha continuato a permettere a Thiel di dedicare tempo e denaro a piccole aziende che sono diventate grandi. Parliamo di nomi come Palantir, Airbnb e Stripe, di cui Thiel è socio e che contribuiscono, secondo il magazine Forbes, a un patrimonio di 2,7 miliardi di dollari che fanno di lui il 315esimo tra gli uomini più ricchi del mondo.