Emma Marrone e Alessandra Amoroso per la prima volta insieme in un nuovo singolo e finalmente ci svelano i motivi del loro passato allontanamento e di come si sono riavvicinate
Emma Marrone e Alessandra Amoroso stanno per avverare il sogno di tanti fan: incidere un brano cantato insieme dal titolo “Pezzo di cuore” che é un loro romantico ritorno alle origini. Le due parlando del brano, nell’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, si emozionano:
Alessandra: «Più di tutto, amo il momento in cui arriva. Non é di certo la prima volta che canto canzoni ricche di sentimento, ma durante la registrazione con Emma avevo il cuore che mi usciva dal petto. L’emozione non é solo per la canzone, é per quello che c’é stato e c’é tra noi due. Anni di condivisione, di musica ma anche di silenzi. Emma secondo me non sa ancora il bene che le voglio».
Emma: «Dice cosi perché io non riesco a esprimere tanto quello che provo nei rapporti, é un mio problema. Ma nei fatti do tutta me stessa, lei lo sa. Che sia chiaro: Ale per me é famiglia. I nostri genitori si conoscono bene».
Alessandra: «Pensa che mio papà Walter la chiama “principessa”, a volte ho la sensazione che mio padre sia più fan di Emma che di me… e ho detto tutto (ride)».
Quando vi siete incontrate la prima volta?
Emma: «Ai provini dell’edizione di “Amici”, vinta poi da Alessandra, c’ero anche io. Venendo entrambe dal Salento, ci siamo subito legate».Emma: «Ai provini dell’edizione di “Amici”, vinta poi da Alessandra, c’ero anche io. Venendo entrambe dal Salento, ci siamo subito legate».
Poi c’é stato Sanremo.
Emma: «Si, Ale in una serata ha duettato con me al Festival che ho vinto nel 2012 con “Non é/inferno”. Poic’é stato “Amici Big”, abbiamo condiviso il palco all’Arena di Verona, siamo salite l’una sul palco dei tour dell’altra. Eravamo molto unite».
Alessandra: «Hanno detto che sono stata io l’anno dopo a farla vincere, raccomandandola. Ovviamente era una bugia ma non vi nascondo di averla sempre sostenuta: l’ho votata e ho desiderato la sua vittoria».
Poi l’allontanamento. Cos’è veramente accaduto?
Quando vi siete riavvicinate?
Emma: «E’ stato un processo graduale negli ultimi anni. Io e Ale facciamo base a Roma ma abitiamo a 45 chilometri di distanza, é come vivere in un altro continente con il traffico che c’é qui. Sembra incredibile ma capita in tanti rapporti di amicizia: ci siamo sempre sentite, ma non riuscivamo a vederci, anche solo per parlare. Le nostre vite hanno fatto un giro immenso per arrivare qui… spero per non allontanarci mai più».
Alessandra: «Eravamo molto prese da noi stesse, é questa la verità. Sono stati anni di duro lavoro e di grande impegno per entrambe. Ci siamo lasciate ragazzine e ci siamo ritrovate donne, iniziando a confrontarci su quanto siamo cresciute senza parlare di lavoro».
E’ un po’ il tema di “Pezzo di cuore”, no?
Emma: «Si, esatto, parla proprio del percorso con il quale ognuno di noi cerca di capire cosa sia l’amore. Siamo diverse ma su un punto siamo identiche: ci abbiamo messo tantissimo a capire come vivere certi sentimenti in modo autentico».
Alessandra: «E’ vero. Sono arrivata alla convinzione che l’’amore sia un concetto “aperto” e universale, che puo’ essere investito nella famiglia, nell’amicizia o nel mondo che ci circonda. Per questo ho chiesto a Emma di modificare il finale del brano, raccontando questa evoluzione: “Ora che abbiamo imparato l”amore, non so smettere”».
E bello vedervi e sentirvi cosi complici.
Emma: «Vi dico solo a che per fare le foto di questo servizio, ci abbiamo messo il doppio del tempo previsto. Sapete perché? Perché Alessandra doveva giocare a “ruba nasino” con il mio naso, come si fa con i bambini. Vi rendete conto?».
Alessandra: «Non trovate anche voi che abbia una faccia buffa Emma? Io quando la guardo non riesco a smettere di ridere, fa certe smorfie!».
Emma: «Ha parlato! Le persone non hanno capito che Alessandra é completamente pazza. Ormai sono diventata la sua spalla comica (ride)».
Dopo tutti questi anni di carriera, riuscite ancora a divertirvi cosi tanto?
Alessandra: «Si. Penso di poter dire per entrambe che noi la musica non la facciamo, la viviamo in modo viscerale. Solo cosi puo arrivare al cuore della gente».
Emma: «Il cantare “forte”, il voler offrire sempre emozioni potenti, é uno dei segreti del nostro successo cosi duraturo. A volte questa caratteristica comune ci si é rivoltata contro, ma a noi non importa. Siamo sempre state noi stesse».
Che 2021 vi aspettate?
Emma: «Mi auguro un anno all’ insegna della compassione e della gentilezza. Attorno a noi ci sara sempre qualcuno che sta affrontando una battaglia pit difficile della nostra, spesso invisibile. I nostro compito é capire, comprendere e poi, Se possibile, ajutare gli altri».
Alessandra: «Io mi auguro che la gente non possa mai dimenticare quello che é successo nel 2020. Che si possa guardare al recente passato per creare un futuro diverso e migliore. Dopo tutto quello che Pultimo anno ci ha tolto, spero che il 2021 ci possa ridare tutto lo spazio e il tempo per tornare ad amare».