Conchita Wurst, la drag queen con la barba, ha vinto per l’Austria l’edizione 2014 di Eurovision Song Contest a Copenaghen. La cantante, 25 anni, all’anagrafe Tom Neuwirth, ha battuto tutti secondo i pronostici, dopo aver monopolizzato l’attenzione della vigilia per la sua eccentricità oltre che per il talento vocale. Emma Marrone con “La mia città” si è classificata 21esima e su Facebook ringrazia: “Sono fiera di me stessa a prescindere”.Conchita ha trionfato nella finale a 26 di Eurovision 2014, la 59.ma edizione della competizione canora paneuropea. Sulle note di “Rise Like A Phoenix”, in un clima di festa molto colorato e fra lo sventolare delle bandiere austriache, il successo è stato decretato da 290 voti.
Emma Marrone al 21esimo posto ma ringrazia: “Sono fiera di me stessa a prescindere” – Seconda l’Olanda (con “Calm after the storm”, cantata da The Common Linnets) e terza la Svezia (con “Undo”, interpretata da Sanna Nielsen). Niente da fare invece per Emma, in gara per l’Italia con “La mia citta” che si è classificata al 21esimo posto su 26. La cantante ha poi ringraziato su Facebook: “Grazie a tutti ! Ho cercato di dare il massimo. Sono fiera di me stessa a prescindere. Vi aspetto in tour”.
La concorrente ucraina “penalizzata” dalla politica – Ma soprattutto niente da fare per Mariya Yaremtchouk, la rappresentante ucraina messa suo malgrado al centro della scena dall’ex pugile Vitali Klitschko, uno dei protagonisti della rivolta di Maidan a Kiev, che nel pieno della crisi in atto con Mosca aveva provato a mischiare musica e politica invitando le giurie a votare la beniamina del suo Paese e a penalizzare viceversa le concorrenti russe (le gemelline diciassettenni Masha e Nastia), per fare un “dispetto” a Vladimir Putin. Un appello che era stato subito criticato da alcuni musicisti e addetti ai lavori e che comunque non sembra aver avuto effetto: se Masha e Nastia – senza sorprese – non hanno vinto, neppure Mariya e’ riuscita a issarsi in alto nella classifica finale.
A organizzare la 60.ma edizione di Eurovision, nel 2015, dovrà essere ora – da regolamento – l’Austria.