Un brevissimo passaggio veloce, per ricordare come il 3 novembre (1918) si chiuse definitivanmente la PRIMA GUERRA MONDIALE CON LA VITTORIA DELL’ITALIA SULL’IMPERO AUSTRO-UNGARICO.
L’ultima battaglia era stata a Vittorio Veneto, a fine ottobre, e aveva visto gli austriaci prendersi una batosta tale che li aveva costretti alla fuga in massa—-a Villa Giusti , nei pressi di Padova, il nostro capo di stato maggiore, generale Badoglio, firmò l’armistizio con i capi austriaci … armistizio che , in realtà, era una resa incondizionata degli austriaci stessi
Perchè va ricordata questa data? Non tanto per la vittoria in sè…ma perchè fu il corollario dell’UNICO ANNO IN CUI L’ITALIA ERA STATA VERAMENTE UNA NAZIONE UNITA!!! (dal 1861 ad oggi)
Dopo la disfatta di Caporetto, l’esercito italiano si ritirò sul Piave e sul monte Grappa …ultimi baluardi per impedire agli austriaci di irrompere nella pianura veneta e padana, e conquistare il nostro paese …e tutta LA NAZIONE PER LA PRIMA ( e purtroppo unica ) volta fece quadrato, fu un blocco unico…destra, sinistra, cattolici, operai, imprenditori, uomini , donne , ricchi e poveracci…tutti a lavorare e combattere , al fronte e non, con lo scopo comune di resistere ad ogni costo!
Inutile narrare degli eroismi dei nostri soldati sul Grappa e sul Piave contro forze avversarie in quel momento preponderanti…e la strenua resistenza del nostro esercito stupì perfino i generali austriaci, convinti di averci ormai messo alle corde .
Poi la situazione si capovolse, perchè gli italiani ripresero coraggio, arrivarono al fronte nuovi armamenti , forze fresche e perfino i famosi ragazzi del 99 (18 anni) , …contemporaneamente, l’esercito austriaco si stava logorando in una serie di attacchi frontali che risultavano inutili.
Subito dopo la resa di Villa Giusti, il nuovo comandante dell’esercito italiano, il napoletano ARMANDO DIAZ ( che aveva sostituito l’ormai bollito Cadorna) potè pronunciare alla radio nazionale la famosa frase conclusiva : i resti di quello che fu uno dei piu’ potenti eserciti del mondo, risalgono, in disordine e senza speranza, le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza !
La grande Guerra era costata all’Italia quasi un milione di uomini, fra morti e dispersi.
grazie Nerio per questi articoli
serve molto ricordare che davanti al nemico comune si deve stare uniti? Si perché se ci attaccano direttamente e utile fare fronte comune. Peccato che certi pensano di esser più italiani degli italiani e altri pensano che non è trendy mescolarsi troppo con la plebe, perché sono radical chic. Dovrebbero studiare bene la storia!! TUTTI
Guerre, sempre guerre che continuano ad esserci perché non impariamo nulla dal passato e non capiamo quanto sarebbe bello vivere tutti in pace