“I ragazzi che avevano paura di ballare un lento davanti alle telecamere sembrano tutt’altro che timidi” (Cit. ndr)
Ci avete scritto in molti ed è quindi corretto aprire uno spazio all’interno del quale poter discutere sull’articolo pubblicato su Vanity Fair, articolo dedicato ad una delle coppie più amate di Uomini e Donne, Claudio Sona e Mario Serpa…un articolo che solleva numerose polemiche intorno ai due ragazzi, che colpisce allo stomaco il lettore catapultandolo in un mondo cinico, spietato…in cui ogni singolo gesto, parola per il compagno si tramuta in qualcos’altro, nell’ipotetico tentativo di lucrare sull’amore…il sentimento più puro di tutti.
Andiamo ora a leggere i dubbi sollevati dal portale (l’ultimo in ordine di tempo a trattare il tema), probabilmente poco avvezzo al mondo di U&D, che non ci va leggero con i due:
“Cosa è rimasto della scintilla fra Claudio e Mario, prima dei servizi fotografici creati ad hoc, degli stralci di strofe in inglese e degli inviti alle serate in discoteca? A quanto pare poco. Si, perché la prima coppia gay partorita dalla tv italiana in poco tempo ha fatto dell’amore un business. O, perlomeno, è quello che sembra consultando le agende fittissime di impegni e le foto postate su Instagram con regolarità sconcertante.”
“La genuinità della loro unione si sta trasformando in qualcos’altro, dove niente viene lasciato al caso. Neanche una didascalia e uno scambio di sguardi studiato a tavolino. «Il sorriso è la curva che raddrizza tutto», scrive Claudio a fronte di 80.000 likes. «Love doesn’t know limits», risponde Mario sfiorando i 100.000. Insomma, una partita a colpi di «mi piace» che sembra aver perso la magia dell’incontro, delle gelosie primordiali e della voglia di trovare la propria metà con cuore aperto. Non che gli ex tronisti e le ex corteggiatrici di Uomini e Donne fossero da meno, ma parliamo di due realtà completamente differenti. Il trono gay, infatti, è sempre stato trattato con i guanti bianchi, lontano dagli slogan telefonati e dalle svolte trash dei predecessori. Un trattamento di riguardo che per Maria De Filippi significava scrivere una nuova pagina di televisione, con tanto di intervento di Monica Cirinnà per il gran finale.”
Dichiarazioni intermezzate da un
“Non mettiamo in discussione il loro amore, ma il modo di viverlo sovraesponendosi in questo modo.”
Per poi affondare la stoccata
“Quanto c’è bisogno di servizi fotografici vestiti di tutto punto per convincerci della loro unione? O dell’ennesima serata in discoteca dietro a un lauto cachet?”
“Si tratta di scelte. Forse dettate da motivazioni meno nobili, ma sempre di scelte. Resta il fatto che la prima storia d’amore omosessuale di Uomini e Donne, forse, meritava qualcosa in più. Magari quell’intimità e quella gelosia tipica degli innamorati del primo mese, troppo impegnati a godersi ogni istante insieme piuttosto che una posa plastica da statua greca. O no?”
(Trovate l’articolo completo QUI: http://www.vanityfair.it/show/tv/17/01/30/uomini-e-donne-gay-claudio-sona-mario-serpa-amore-social )
Non ci aspettavamo un articolo del genere da parte di Vanity Fair (difficilmente leggiamo articoli sul tema o con un taglio di questo tipo), ma è difficile dargli completamente torto analizzando il rapporto tra i due solo in base a ciò che viene mostrato sui social e per il quale hanno portato numerosi esempi…
Questa è la loro opinione e forse non ci sarebbe molto da dire…se non fosse per il tempismo, che la colloca in un momento piuttosto particolare per i due ragazzi…sembra infatti che ogni giorno esca qualcosa su di loro, un “accanimento mediatico casuale” al quale è difficile difendersi, che può minare la loro tranquillità e destabilizzare il loro rapporto…a volte ci si dimentica che quello che nasce come un semplice legame tra due ragazzi, il meccanismo più semplice di questo mondo (chi non si è mai innamorato?…), viene a scontrarsi poi con quelli che sono i rigidi meccanismi del mondo dello spettacolo.
Questo è Uomini e Donne, tutte le coppie hanno un’agenzia alle spalle che ne curano l’immagine e dettano i tempi di esposizione mediatica (c’è chi lavora e chi lavora meno…)…quello che interessa ai loro fans è quello che accade nel momento in cui le luci dei riflettori si spengono e noi abbiamo la fortuna di parlare sovente con persone che li incontrano nel corso delle loro serate o nel quotidiano…e il messaggio che riceviamo è univoco, i due sono innamorati l’uno dell’altro e questo ci basta, il tutto esternato sempre con un’educazione esemplare e che non guasta mai.
Si può fingere in questo modo? Non so…io non riuscirei, ma nella remota eventualità solo il tempo potrà chiarire questo aspetto…non dimentichiamoci che il successo è effimero, specie se costruito mentendo alle persone che ti amano e seguono…come è stato facile salire lo è altrettanto cadere nel dimenticatoio.
Ci teniamo anche a precisare che siamo stati i primi a demonizzare questo far troppo business sfruttando l’amore e non vogliamo giustificare nessuno, ma lo abbiamo fatto dove insieme al business avevamo visto arroganza e supponenza.
Il dubbio è lecito quando due persone si vivono poco come sta accadendo ai Clario, diciamocelo chiaramente, ma vedere addirittura una rivista tanto accreditata come Vanity che si sbilancia su questa cosa ci rende perplessi…perché accanirsi solo su di loro e tralasciare le decine di coppie che hanno fatto come loro se non peggio? Non so voi…ma noi una piccola puzza di bruciato sotto ce la sentiamo…cosa sta bollendo in pentola? Essere gay dà privilegi speciali per il dar il via alle condanne e le critiche?
Voi cosa pensate?
Intanto è arrivata la risposta di Claudio alla rivista: