Intervista esclusiva de Ilvicolodellenews.it all’ex corteggiatore Mattia Manfrin: Claudio Sona gli è sempre piaciuto…ma è davvero in cerca dell’amore? Conosceva da prima anche Francesco Zecchini…e Mario Serpa? Gli aveva scritto tempo fa su Facebook ma…

Intervista esclusiva de Ilvicolodellenews.it a Mattia Manfrin

Mattia Manfrin è stato uno dei corteggiatori più belli della prima edizione del trono gay.

Mattia ha 25 anni ed è originario di Rovigo, ma vive a Bologna dove ha studiato ingegneria, alla console è un mago ed ha animato l’estate del Gay Village e del Pride Village di Padova.

E’ un bellissimo ragazzo ma, purtroppo, con il tronista, Claudio Sona non è scattata la scintilla e noi ci siamo fatti raccontare il perché, buona lettura:

D: Cosa ti ha spinto a partecipare a Uomini e Donne?

“Inizialmente non ero convinto di volerlo fare sul serio. All’inizio dissi educatamente di no. Quando mi ricontattarono nuovamente mi dissi “perché no?” Il motivo principale per cui sono andato? Credo fosse un misto tra la curiosità nel voler “provare” un’esperienza televisiva, il volersi mettere in gioco in una maniera totalmente nuova (almeno per me…) e provare a corteggiare qualcuno in una situazione che non è certo quella che vive qualsiasi coppia che decide di conoscersi. Era quasi una sorta di sfida per me.“

D: Sai che sei il nostro idolo?  Almeno di una parte del vicolo che segue il trono gay. .cosa ti ha deluso e cosa ti rimane della tua partecipazione al programma?

“Addirittura idolo..!? Mò non esageriamo eh! No dai, a parte gli scherzi, mi fa molto piacere saperlo! Sicuramente di tutta l’esperienza di U&D mi rimarrà un bellissimo ricordo. Ho conosciuto un sacco di ragazze e ragazzi, di professionisti (da quelli che lavorano in studio, alle ragazze della redazione e della produzione) che, dal primo momento in cui entri in studio, ti fanno sentire a casa, a tuo agio, ti consigliano e ti stanno vicino per qualsiasi cosa come farebbe un tuo amico o amica.”

“Sono uscito dal programma ancora single, ma con una certezza: quella di avere una famiglia e degli amici fantastici (ebbene si, io non ho nessun dramma familiare…).”

“Non tutti sapevano della mia omosessualità, se non i miei genitori. Ora lo sanno tutti e la cosa più bella è stata ricevere messaggi bellissimi di sostegno da mio fratello, zii, cugini e nonni che erano contenti e fieri di me. Quindi di delusione rimane poco, se non quella di essere ancora qui, la domenica pomeriggio, sul divano da solo J”

D: Sei sembrato un ragazzo tipico della tua età lavoro e divertimento, forse non avere problemi rispetto all’accettarsi o far accettare la tua omosessualità ti ha danneggiato?

“Guarda, forse non è il caso di dire che mi ha danneggiato, ma diciamo senza problemi che sicuramente le storie alla “C’è Posta Per Te” inteneriscono chiunque e ti favoriscono.”

“Insomma, diventare un po’ il “caso umano” da coccolare e proteggere sicuramente fa bene a qualcuno.”

“Io ho vissuto sempre bene la mia omosessualità e anche il momento del coming-out con i miei non è stato così traumatico. Non ho mai avuto drammi come quelli di qualcun altro. Non ho avuto problemi con i miei amici e pensa: ho anche io amici etero che non lo sapevano prima e ora lo sanno e continuano comunque ad essere miei amici.“

“Nonostante questo non ho sentito il bisogno di portare tale storia in televisione. Come ho parlato tranquillamente del mio lavoro nel mondo notturno, mentre altri, chissà perché se ne sono ben guardati.”

D: Qualcuno ha visto uno sguardo birichino nelle prime puntate con Mario cosa pensi di lui? E di Francesco?

“Diciamo che hanno visto male. No dai, nessuna malizia, sul serio. Francesco lo conosco da anni per via, appunto, del lavoro. Serate comuni, chiacchiere e niente più.”

Mario sinceramente io non lo avevo mai visto o sentito. Mi ricordo solo che alla prima puntata, quando ci siamo presentati tra corteggiatori, mi disse con un tono particolare “ah, tu sei il dj giusto..?!”.“

“Probabilmente non si ricordava di avermi già scritto, tempo prima, su Facebook…ma che non mi amasse particolarmente era lampante. Entrambi comunque non sono affatto i miei tipi, ma dato che non sono io sul Trono, non conta nulla, no?”

D: Claudio il tronista in cosa non è stato capace di intrigarti? Si vedeva benissimo che non ti piaceva…

“A me Claudio è sempre piaciuto, anche prima del programma. Lo avevo visto diverse volte in discoteca ma non ci eravamo mai parlati. Dopo la prima esterna mi piaceva ancora di più perché ho scoperto che in realtà non era il ragazzo che credevo e quindi mi aveva sorpreso in maniera positiva.”

“Dopo però sono intervenuti altri 1000 fattori, in primis il fatto che non abbia più voluto uscire con me la settimana successiva.”

“Sono molto, ma molto orgoglioso e non ho un carattere semplicissimo (ma almeno io lo ammetto).”

“La verità è che non sono abituato a corteggiare. Andare lì e provarci, come ho detto prima, era per me una “prova”. Quando vedo che dall’altra parte non c’è l’interesse che vorrei, mi freno.”

“Ed è un po’ quello che è successo in questo caso: ho visto subito la sua preferenza per Mario e Francesco e quindi sapevo già come poteva finire tra me e lui.”

D: Secondo te Claudio è davvero li per cercare l’amore? Ed è veramente interessato a qualcuno?

“Se lui sia lì per cercare davvero l’amore non lo so, davvero. Non l’ho capito. E’ interessato a qualcuno? Qui ti rispondo sinceramente: secondo me, no. Ma si tratta sempre del mio solito e inutile giudizio :P”

D: Rifaresti l’esperienza?

“Assolutamente SI. Nel senso, se mi chiedessero di tornare a corteggiare il prossimo tronista, non credo lo farei.”

“Se tu intendi chiedermi “se tornassi indietro, lo rifaresti…” allora ti dico si, assolutamente si, a prescindere da come poi è andata. E’ un’esperienza che porterò sempre con me.”

D: Il tuo uomo ideale?

“Non ce l’ho, davvero. Non ho nessun prototipo d’uomo. Certo, ho delle preferenze: li preferisco più grandi di me o almeno coetanei, più alti di me, con un lavoro più serio del mio, magari…”

“Insomma, cerco una persona che mi tenga testa, che riesca a starmi dietro e che riesca ad andare oltre quello che può apparire magari solo visitando un mio profilo social.”

“Per dire che non sono solo Mattia Matthew, il dj, e quindi non è che mi fermo alle banali “avances” da discoteca…”

D: Come nasce la tua passione per la musica e quindi come dj?

“Da quando sono a Bologna ho sempre lavorato in discoteca. Sono partito da semplice frequentatore, sono poi diventato un “cubista” (mi viene da ridere ogni volta che ci penso…) e poi piano piano ho iniziato a mettere dischi.”

“La musica in sé mi è sempre piaciuta e anche quando ancora non lavoravo in discoteca, a casa, iniziavo a provare a suonare con il computer o con l’ipad. Poi c’è chi un giorno ha creduto in me e da lì è partito tutto.”

D: Cosa provi durante un tuo dj set?

“Eh, quello che provi è un’emozione fantastica. Chiunque sia mai salito su un palco e abbia avuto davanti almeno un centinaio di persone che guardano solo te sa di cosa parlo.”

“E’ sempre un mix di adrenalina, ansia da prestazione, paura, voglia di divertirti e far divertire, voglia di sorprendere. Specie poi se suoni in locali nuovi o se si parla di serate importanti come opening o closing party, capodanno, allora si che in quei casi hai un’ansia CIAO PROPRIO.”

D: Il tuo genere musicale ed il tuo percorso artistico?

“Il mio genere per ora è sempre stato commerciale. Ho iniziato a suonare in un privè di 6 mq in cui dovevi mettere dalla peggior musica trash all’ultimo singolo della popstar di turno, dalla Carrà alla Cuccarini, da Beyoncè a Lady Gaga.”

“Poi piano piano ho iniziato a suonare in piste sempre più grandi. Sono passato dal privè alla pista principale e ho iniziato a cambiare un po’ genere, rimanendo comunque sulla commerciale ma un po’ più remixata.”

“Poi sono uscito da Bologna e sono arrivato a Roma e Milano e sono passato da 50 a qualcosa come 1000 anime. Poi è nato quello che è un po’ anche il mio “bambino”, il RED di Bologna, dove sono residente tuttora.”

“Insomma, questo per farvi capire che cerco sempre di crescere e cambiare (in meglio, si spera…) e quindi cerco sempre nuovi spunti e nuove ispirazioni anche per la musica. Ora sto cercando pian piano di crearmi una “libreria” di musica house, tecnohouse. Chissà che magari un giorno riesca ad arrivare ad una pista totalmente house… intanto lavoro e ci spero :P”

D: Come ti descriveresti?

“Ho anche qui 60 secondi tipo speed-date? Beh, mi avete visto e conosciuto un po’ in televisione.”

“Ecco, io sono esattamente così. Sono quello che si mangia le parole, parla troppo e velocissimo e sono quello che non ha problemi nel dire quello che pensa (purtroppo alcune cose vengono tagliate e montate dalla regia, e quindi alcune mie uscite non le avete viste…).”

“Non ho cercato di essere qualcuno che non sono o cambiare il mio modo di essere e di fare per poter stare nel programma. Sono esattamente così come mi sono presentato a Claudio.”

D: Saresti interessato ad una carriera nel mondo dello spettacolo? In quale veste? Che tipo di programma?

“Beh, quello che faccio ora è già una sorta di “spettacolo”, no…? Sempre di intrattenimento si parla! Non ho mai pensato di andare in TV ne tanto meno di avere una carriera televisiva. Questa è stata la mia prima esperienza di fronte alla telecamera (nonostante qualcuno, in puntata, continuasse a dire che io ero abituato alle telecamere e che quindi ero “meno vero”… e vi giuro, non sono mai finito in nessun film o trasmissione televisiva, IO. Poi gli altri non so…)”

“Mi piace il lavoro che faccio ora, quindi perché smettere? Se proprio dovessi scegliere mi piacerebbe partecipare alla prossima edizione di Pechino Express. Costantino mi leggi?”

D: Progetti attuali e futuri?

“Eh, quelli sono sempre molti, dalle nuove serate, alle nuove “avventure lavorative” con gli amici. Ora come ora c’è davanti tutta la stagione invernale. Sarò fisso a Roma al GIAM due sabati al mese, a Bologna al RED un sabato al mese e poi girerò tra Milano, Catania, Perugia, Padova e altre città e mi dicono anche farò una capatina in alta montagna per il G-Break. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.”

D: La tua giornata tipo?

“Molto comune. Se non lavoro la sera prima mi sveglio ad un orario umano, tipo le 9. Faccio la mia colazione, le mie commissioni in giro. Poi pranzo, palestra, riunioni, sistemo la musica, serate con amici, Playstation, film, beach volley. Tutto molto normale.“

“Mentre se lavoro la sera prima, il giorno dopo ve lo faccio in breve: letto-divano con cibo spazzatura -letto :P”

Ringraziamo Mattia per la bella chiacchierata e gli auguriamo di realizzare tutti i suoi sogni, comunque vedrai che l’amore busserà alla tua porta quanto prima!  KISS .

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