Il percorso di Mario è iniziato con la voce tremante, gli occhi luminosi e l’imbarazzo di essere il primo corteggiatore a presentarsi, ma è stato subito amore a prima vista per tantissima gente, un amore fulmineo a prescindere dalla coppia e dal percorso.
Quando una persona ha qualcosa di speciale da donare lo si avverte subito e Claudio ovviamente non ha potuto non notarlo, non solo per la sconvolgente bellezza, ma anche per quel sorriso buono di chi nella vita ha sofferto, ma proprio attraverso un percorso doloroso si è risolto completamente ed ha solo voglia di essere felice e far felice chi vorrà percorrere un tratto del cammino insieme a lui.
Questo desiderio di innamorarsi e di donarsi ha subito colpito il tronista, che non ha mai smesso di aver voglia di conoscerlo, e che ad ogni loro ulteriore incontro si diceva meravigliato delle piacevoli scoperte che faceva su di lui. La sorpresa e la meraviglia, due caratteristiche necessarie per far crescere un rapporto. E Claudio, come lui stesso ha confessato, non solo ogni volta scopriva cose nuove, ma allo stesso tempo aveva la sensazione di conoscerlo da sempre, ed il riconoscersi ed il sorprendersi è un binomio che nella letteratura è stato sempre associato al mito delle anime gemelle.
Certo tra di loro non c’è stato solo un percorso di conoscenza interiore, perchè già dalla terza esterna, quella famosa dei cavalli, era ben palese l’intesa erotica che poteva nascere tra i due, il potenziale esplosivo che si celava dietro sguardi e ammiccamenti. In quell’occasione non per niente fu coniato il termine “scopa sguardo” che sintetizza perfettamente il modo che hanno di penetrarsi nel profondo attraverso gli occhi e che nell’esterna pic-nic ha toccato vette importanti. Quando Claudio gli si accascia sul ginocchio, doveva avere dentro di sè un’esplosione di emozioni e desiderio che non poteva esprimere per quello che il suo ruolo impone, ma che sembrava dire: non ce la posso fare! E ovviamente noi ti capiamo Claudio, avere davanti il sorriso, le labbra e gli occhi di Mario e non potersele godere fino in fondo deve essere un esercizio di autocontrollo non da poco!
E infatti nell’abbraccio successivo la voglia di toccarsi, fondersi, mangiarsi (l’orecchio del Serpa ne sa qualcosa ) è stato quasi toccante, ma anche imbarazzante come se si violasse, spiandolo, un desiderio incontrollabile. La loro pelle, soprattutto quella di Claudio, era diventata particolarmente rossa, una pelle che bruciava dalla voglia di viversi fuori da quel contesto. Mentre il fuoco divampava, come tutte le storie uominidonniane che si rispettino, ci sono stati gli ostacoli e le cadute e c’è sempre stato fin dall’inizio un ragazzo comunque valido come rivale che ha cercato di giocare le sue carte e che era partito da favorito e prescelto. Ma come sensazione personale, quel fuoco, quel coinvolgimento che crescevano con Mario sono diventati come un torrente in piena che non puoi più arginare, anche se la mente ci prova, anche se Claudio ha sempre avuto paura che Mario potesse essere un fuoco di paglia.
Ma a 30 anni probabilmente si ha ancora la voglia di rischiare, soprattutto se con l’altro già litighi come 2 fidanzati e non riesci a non parlarne, come una cosa che ti è entrata dentro e che hai interiorizzato troppo per allontanarla. Claudio voleva un uomo che gli tenesse testa e a vederli come sono belli mentre “fanno l’amore” anche litigando, forse l’ha trovato. E se dopo un bacio dato, pensava soprattutto a quello non dato a Mario, qualcosa di più profondo è sicuramente scattato nel cuore del tronista. Di sicuro i due sembrano completarsi, perché continuamente si sfidano a superare i loro limiti. Grazie a Claudio, Mario è riuscito a fare un passo avanti con sua mamma. Grazie a Mario, Claudio sta provando a lasciarsi andare.
Certo anche con Francesco si è visto qualcosa di forte, soprattutto all’inizio, ma con Mario è stato tutto più esponenziale e naturale, quasi inevitabile. Ed è un processo dinamico, sempre in movimento e in crescendo. Mario e Claudio sanno ridere, piangere, litigare,desiderarsi con una meravigliosa alternanza di gioco e passione che potrà portarli molto lontano nella vita. E poi camminano con lo stesso passo, e il modo di camminare insieme a qualcuno dice tanto sulla relazione che hai con l’altro. E’ come se avessero in sintonia anche i battiti del cuore.. E se la scelta non dovrebbe che essere una, per tutto ciò che di meraviglioso è Mario, ancor di più non può che esserlo per quello che è Claudio, vicino a Mario, per quello che sono insieme.
Prendo a prestito una citazione di Gabriel García Márquez:
“Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.”
Claudio, vicino a Mario, si spoglia di sovrastrutture e si copre di calore, sorrisi ed imbarazzi. Claudio, con Mario, rinasce e non possiamo rinunciare a chi può farci un dono così grande. Sarebbe come rinunciare a se stessi.
Durante il percorso comunque non facile e in salita mi è venuta più volte in mente una frase che disse Elisa ai suoi ragazzi il primo anno che partecipò ad Amici: è difficile che vinciate, ma dovete impegnarvi per farvi trovare pronti, perchè la vita a volte ci fa anche dei regali inaspettati.
Mario con la sua tenacia, nonostante all’inizio avesse avvertito il palese interesse di Claudio verso il suo rivale, nonostante il bacio, nonostante la sofferenza fisica di vederlo anche solo sorridere all’altro ha resistito, si è impegnato a farsi conoscere e a farsi “amare“, anche negandosi per far crescere il desiderio, anche sbraitando e perdendo la calma, ma non si è mai arreso.
La scelta di Mario è la vittoria di chi crede ai sogni e li insegue anche se ha paura di non raggiungerli.
Perchè il desiderio e l’amore sono davvero gli unici antidoti alla paura. Sogna Mario sogna e noi sogneremo con te e ti proteggeremo se il tuo sogno d’amore sarà solo rimandato dal destino.