La cosiddetta ‘unlabelled avertising’ è sbarcata anche in Italia, spopolando tra i social network dei nostri vip o pseudo-tali, coinvolgendo anche e soprattutto tronisti e corteggiatori del nostro amato Uomini e Donne, spesso bersaglio delle aziende ben conscie del loro forte ascendente in vesti d’influencer.
Sicuramente vi starete domandando di cosa si tratti nello specifico. Il nome forse vi risulterà una delle consuete strambe americanate, invece di fatto vi sarete imbattuti più di una volta in una ‘pubblicità senza etichetta’, in particolare su Instagram.
Gente popolare con al seguito diverse migliaia di follower pubblicano periodicamente foto o selfie apparentemente innocue, scatti di vita quotidiana generosamente condivisi con i propri fan; tuttavia, guardando bene la foto, ci si rende spesso conto che si tratta di pubblicità subliminale, senza etichetta. A volte indossano un capo griffato con tanto di hashtag della marca ben in vista, a volte scattano il proprio bel visino accanto a un albergo o ristorante da sponsorizzare ecc.
Ebbene, Instagram in Inghilterra e in America sta già correndo ai ripari, ammonendo gli account popolari che adottano questa marketing strategy e imponendo loro di specificare si tratti di pubblicità , magari con l’aggiunta di “#ad” (ovvero, pubblicità in inglese). Secondo il New York Times, le Kardashian hanno già rettificato, modificando post già precedentemente pubblicati, dietro ammonizione dei vertici del social.
Uno degli altri esempi oltreoceano è Kylie Jenner che prima scrive “Thank you for the birthday home @airbnb“, per poi subito modificare il post aggiungendo “for the gift of a lovely” (per il regalo), intendendo appunto trattasi di un regalo, di una concessione garantita da pubblicità .
E in Italia, qual è la situazione? Per un vip, soprattutto se si parla di gente appena intravista nelle puntate del salotto pomeridiano della De Filippi, è oro colato ottenere introiti da fantomatiche aziende, a loro volta pronte ad approfittare della notorietà non indifferente di tali personaggi, su un target giovanilistico che segue le orme dei propri beniamini con un paradossale fanatismo ben peggiore di quello riservato alle celebrità del cinema.
Ma qual è il limite che un tronista o corteggiatore (improvvisatosi magari fashion blogger, che fa tendenza) deve rispettare? Quanto può esagerare con la pubblicità , persino nascondendo l’intento pubblicitario, senza irritare il fandom e rischiare di perdere follower?
Facciamo un gioco: segnalate nei vostri commenti i nomi di coloro i quali, secondo voi, fanno molta pubblicità nelle proprie foto e se specificano l’obiettivo.